giovedì 14 febbraio 2013


L'idroelettrico 'batte' il nucleare, il carbone e le rinnovabili

Uno studio congiunto tra Lincoln University e Politecnico di Milano ha analizzato l'impatto delle diverse fonti energetiche incrociando gli aspetti ambientali, economici e sociali

In termini di rapporto con l'ambiente, impatto economico e sociale,l'idroelettrico 'batte' il nucleare, il carbone, il petrolio e il gas. Lo sostiene un particolare studio condotto da Giorgio Locatelli dellaUniversity of Lincoln e Mauro Mancini del Politecnico di Milano, che hanno articolato i risultati in un articolo apparso sul magazine International Journal of Business Innovation and Research.
Pur esistendo molti studi dedicati alle caratteristiche economiche delle centrali elettriche, la maggior parte di essi analizza la tematica assumendo il punto di vista dei flussi economicipiuttosto che quello dei fattori ambientali, che pure negli ultimi anni hanno acquistato molta più importanza nell'agenda degli investimenti.
Sulla base di queste considerazioni, il team di studio ha incrociato le principali fonti energetiche (nucleare, centrali a carbone, petrolio gas e idroelettrico) con valutazioni di tipo ambientale, economico e sociale. I parametri vengono soddisfatti contemporaneamente al meglio proprio dall'energia idroelettrica, giudicata all'altezza di essere sostenibile sul piano ambientale, economico e anche dell'impatto sociale; in seconda posizione si piazzano nucleare e carbone, mentrepetrolio e centrali a gas sono considerate la scelta peggiore considerando tutti i fattori nel complesso.
Per arrivare a tale valutazione, il team ha considerato elementi multipli: sicurezza del rifornimento di carburante, impatto sull'ambiente, accettazione pubblica, instabilità del prezzo del carburante, rischio di incidenti gravi e dimensioni dell'area di emergenza (come ad esempio nel caso delle centrali nucleari). Ognuno di questi fattori è associato a una valutazione di 'peso' per discernere quale sia la fonte più sostenibile nel complesso.
Lo studio è di fatto un'ulteriore conferma di come questi elementi non possano essere più trascurati, omessi o considerati opzionali da parte degli investitori. Ciò in particolare in vista della costruzione di nuove centrali, esigenza sollecitata dall'aumento della popolazione mondiale con il conseguente incremento della domanda di elettricità. Rispetto alle nuove energie da fonti rinnovabili, lo studio sostiene che le opzioni 'verdi' come il solare e l'eolico non riusciranno a tenere il passo con la richiesta crescente.

Leggi il post: http://www.periti.info/l-idroelettrico-batte-il-nucleare-il-carbone-e-le-rinnovabili_news_x_13990.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_periti_6_13_02_2013 

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